Elezioni del Preside - Documento Programmatico

Vi riportiamo il documento programmatico per la politica degli studenti cha abbiamo presentato ai candidati preside: Gilberto Antonelli e Giovanni Luchetti. Entrambi l'hanno sottoscritto, impegnandosi a portarlo avanti in caso di vittoria.

1) ASSISTENZA POST LAUREA

Il mondo professionale nel quale si affaccia oggi lo studente laureatosi in giurisprudenza, è sempre più complesso.
La nostra facoltà attualmente non fornisce alcun tipo di supporto efficace in favore dei suoi neo-laureati.
Tale situazione, oltre a porre gli studenti della nostra Facoltà in posizione di svantaggio rispetto ai colleghi che studiano in Università che sono dotate di questi servizi, procura un danno anche alla stessa Facoltà in termini di attrattiva di nuove matricole.
Sono infatti di certo preferite quelle Facoltà che dopo averti formato non ti lasciano “per strada”.
Per porre rimedio a questo deficit Giurisprudenza Democratica propone:
- Di potenziare le attività di Tirocinio ed in generale di favorire le esperienze nel mondo del lavoro precedenti la laurea, stipulando convenzioni e costruendo intese con la P.A., con gli Ordini Professionali, le Associazioni no-profit.
- Di istituire un Sito Web su modello dell’AlmaLaurea, dedicato specificamente ai neo-laureati della nostra facoltà. Ogni studente vi potrà caricare il proprio profilo (comprensivo di nome, cognome, voto di laurea, ecc) e la stessa cosa potranno fare le imprese, le scuole post-laurea, le P.A., pubblicandovi le offerte di lavoro o di stage. In questo modo speriamo di creare un collegamento permanente tra domanda ed offerta che faciliti l’inserimento nel mondo del lavoro.


2) CONSAPEVOLE FORMAZIONE

E’ compito della nostra facoltà, formare gli studenti nel modo più adeguato a creare dei professionisti di qualità.
Per raggiungere tale risultato non basta rendere i corsi di studio più seri ed impegnativi, bisogna altresì incentivare l’interesse e la passione che matura lo studente verso la scienza giuridica.
Per questa ragione riteniamo giusto ed anzi salutare per la qualità dell’insegnamento che lo studente possa scegliere di seguire le lezioni del professore che preferisce. E’ infatti a tutti noto che pur nell’ambito della stessa materia di studio, esistono notevoli differenze tra i programmi didattici seguiti da ciascun professore. Basti a chiarire il concetto un esempio: un corso di Diritto Civile sarà indubbiamente differente se si adotta una monografia sul Diritto di Famiglia invece che sui Contratti.
Tali differenze sono dal nostro punto di vista una risorsa da valorizzare in termini di pluralità e specificità dell’offerta formativa. Per ritornare al nostro esempio è indubbiamente meglio che lo studente appassionato di diritto di famiglia, possa frequentare le lezioni del professore che si concentra sullo studio di questa materia anche se per avventura appartenga al corso del professore che approfondisce lo studio dei contratti.
Una riforma in tal senso è però attualmente impedita dalla forte disparità esistente tra i vari corsi in termini di “quantità” di studio. Ricorriamo ancora ad un esempio per essere più chiari: studiare Diritto Penale nel corso R-Z significa attualmente preparare un esame da 1613 pagine, studiare la stessa materia nel corso M-Q significa preparare un esame da 1000 pagine.
E’ chiaro che lo studente in questo caso sceglierebbe il professore non sulla base dell’interesse per la materia giuridica quanto sulla base dell’interesse ad una riduzione di programma.
Per favorire una formazione consapevole senza timore di comportamenti opportunistici da parte degli studenti Giurisprudenza Democratica propone:

 - Di incentivare il coordinamento tra le cattedre della stessa materia con l’obbiettivo di diminuire le differenze “quantitative” tra i vari corsi di laurea.

-  Di favorire la differenziazione “qualitativa” tra le cattedre sostenendo i progetti di approfondimenti nei diversi ambiti della materia.

-  La progressiva liberalizzazione del cosiddetto cambio di corso. In questo modo garantiremo allo studente la possibilità di approfondire gli argomenti del sapere giuridico verso i quali si sente più attratto, permettendogli di sviluppare in modo più compiuto la passione per il diritto.
-  Di incentivare il ricorso, negli esami annuali, all’utilizzo di prove parziali, predisponendone la tipizzazione all’interno del Regolamento Didattico.

3) TEST DI VALUTAZIONE

La qualità di una facoltà si misura nella qualità della sua didattica e quindi dei suoi docenti.
Per questo crediamo nella assoluta necessità di un efficiente sistema di valutazione.
Attualmente abbiamo i cosiddetti “test di valutazione”, ma l’utilizzo di questo strumento non è a nostro parere sufficientemente valorizzato.
Non capiamo infatti secondo quale logica i risultati di questi test non debbano poter essere liberamente visionati dagli studenti che ne sono gli autori.
Giurisprudenza Democratica propone pertanto:

-Che sia resa obbligatoria la pubblicazione dei risultati di detti test.

-Che sia creata una pagina nel sito web di facoltà nella quale lo studente possa, previo inserimento di nome utente e password, visionare i giudizi espressi riguardo ogni professore.


                                                     GIURISPRUDENZA DEMOCRATICA


I rappresentanti degli studenti:

Roberto Lucarella
Giovanni Nigro
Salvatore Ognibene
Emanuele Picotti
Luca Rossi
Ludovico G Rossi
Elly Schlein
Sara Spartà
Raffaello Speciale